La cucina abruzzese è una delle tradizioni culinarie più apprezzate della penisola italiana. Offre una vastissima varietà di piatti in cui trovano spazio ingredienti di origine pastorale, campagnola e marinara.
La morfologia della regione ha favorito di sviluppare ricette uniche e di mantenere intatte nel tempo caratteristiche originali ed esclusive. Piatti semplici e genuini si danno il cambio da un borgo all'altro.
Sapori autentici che rimangono scolpiti nelle papille gustative di ogni palato. Dall'agnello cascio e ove, ai celebri arrosticini; dal brodetto o zuppa di pesce, alla frittura di paranza; dalla fracchiata alla mugnaia e agli immancabili maccheroni alla chitarra conditi con la fantasia dello chef del borgo.
Caro viandante il menù in Abruzzo saprà rinfrancarti spirito e anima con le sue delizie: sagne e fagioli, cipollata, pipindun e ove, farmaggio lazzato, pizzonte marcetto, scrippelle 'mbusse, virtù teramane, zuppa di ceci e castagne, piatti tipici con il famoso zafferano, pallotte cascio e ove, fiadoni, ferratelle, neole, bocconotti, parrozzo... e... impossibile elencare tutte le specialità .
L’Abruzzo ha un eccezionale patrimonio di biodiversità agroalimentare. Dall’Adriatico al Gran Sasso, passando per le colline delle province teatine e pescaresi, troviamo piccoli produttori e grandi comunità dediti alla salvaguardia di specialità abruzzesi: cereali, legumi, frutta e ortaggi di antiche origini, formaggi e salumi realizzati con tecniche ancestrali.
PRESIDI SLOW FOOD
La valorizzazione di prodotti tipici locali
L’Abruzzo conta ben 18 presìdi Slow Food a sostegno delle piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, valorizzando i territori e recuperando antiche tecniche di lavorazione, salvando dall'estinzione, razze autoctone e varietà di ortaggi e frutta ottenuti con tecniche sostenibili e nel rispetto del territorio e della cultura di chi lo abita.